...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.

 



 
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Salpo verso nuovi approdi
Sicilia Nord Occidentale

Balestrate 19 maggio 2015

Luna seduta marinaio in piedi

Verso Ovest ammirando i colori di questi luoghi

19 maggio alle ore 08.30 lascio il porto, gli amici, il cantiere e il luogo. Agostino ed Erik mi assistono mollando le cime. Auspico un arrivederci e mi avvio verso l'uscita del porto. Kitalpha esige di essere messa in chiaro, svolgo le vele e  proseguo verso Capo Zafferano . Un leggero NW aiuta il mio Perkins. Nel golfo di Palermo il vento rinforza lanciandomi verso Capo Gallo. Doppiato il Capo "poggio" favorendo l'andatura quale vento portante. Una finestra meteo favorevole mi fa apprezzare questo tratto spettacolare di costa  caratterizzata dai quattro capi: Capo Zafferano, Capo Gallo, Punta Raisi, Capo Rama e come ultimo Capo San Vito che farò in seguito. La mia destinazione é Balestrate. Avrei fatto volentieri tappa a Porto Femmine ma i pescherecci occupavano i pochi posti utili. Ripreso il mare, ammirata l'Isola delle Femmine proseguo per Punta Raisi. In questa zona le profondità risalgono rapidamente da 800 a 100m, e appena fuori la punta a 17m. Questa repentina diminuzione dei fondali causa mare agitato in prossimità della punta e con maltempo é bene tenersi a debita distanza dalla stessa ma in questa splendida giornata va bene qualsiasi cosa e all'ora seguo le manovre di decollo e atterraggio degli aerei del vicino aeroporto, un utile passatempo che mi accompagna a doppiare la punta e poggiare nell'ampio Golfo di Castellamare. Superato Capo Rama sono in vista del grande porto di Balestrate dove giungo alle 19.30. Questo porto da parecchi anni é sotto sequestro pertanto é praticamente deserto. Il paese é una cinquantina di metri più in alto e raggiungibile da una scalinata o da una strada che fa un ampio giro. Appena fuori dal porto, oltre i moli di levante e di ponente vi sono ampie spiagge sabbiose dall'acqua cristallina. Il paese é  carino, la gente mi piace, é disponibile e rispetto ad altri luoghi, vive abbastanza serena. In pochi giorni ho conosciuto diversi pescatori, proprietari di piccole barche da pesca, riconoscenti al mare che modestamente gli consente ti mantenere una famiglia. Matteo é uno di questi, l'altro giorno mi ha dato qualche pesce e un granchio di tipo "americano" con il quale mi sono fatto il sugo per la pasta. Una squisitezza. Nino, un'altro pescatore ha la pescheria ma é sempre in zona e anche lui si é reso disponibile nei miei confronti. Sabato ha iniziato a farmi male a un dente, mi attivo per avere le necessarie medicine, domenica il fruttivendolo da un sugo con ottimi pomodorini e cipollotti per la pasta, poi digeriti male. Verso sera prendo un'incazzatura con un vecchio farmacista ma più commerciante, che il giorno prima, mi aveva rifilato un medicinale anziché darmi quello richiesto, fatto é che verso sera aumenta il mal di denti e anche la pressione, quella minima. Contatto la guardia medica e controllo la situazione. Il mattino dopo la minima é a 104, consulto una dottoressa del 118 che mi consiglia di andare in pronto soccorso e così arriva l'ambulanza a sirene spiegate.  Nino che si accorge di tutto quello che succede in porto, segue l'ambulanza, darà un occhiata alla barca e poi alla sera verrà a prendermi al pronto soccorso di Alcamo che aggiungo mi ha ben impressionato sia come organizzazione che professionalità. Cosa rara. Come sono arrivato si é regolata grazie ai diuretici che avevo preso. Non volendo entro subito anche in queste realtà. Pomeriggio andrò da un dentista seguendo le procedure imposte per avvalersi di eventuali esenzioni. Questo vuol dire andare in un'altro comune dove c'é ASL richiedere il medico di base temporaneo ecc. Anche conoscere queste realtà ti portano a capire meglio la gente e l'ambiente nel quale vivono.      

…l’uomo del porto

Balestrate - Il porto

Si si, tutti quelli che frequentano il porto mi conoscono, che poi sia da solo aumenta il loro rispetto. Tra i pescatori d’altura piace la barca e anche questo si aggiunge al resto. E’ la sera del 30 di maggio, la serata è talmente quieta da pensare di stare in pozzetto a scrivere. Più tardi verso le due o le tre di notte a volte vi è del movimento: o di grossi pescherecci che al largo pescano il pesce spada e velocemente transitano in questo porto scaricano parte del pescato a chi li attende e tutti ripartono senza fare tanto baccano. Ieri notte uno di questi pescherecci, nonostante tutto lo spazio a disposizione si è affiancato a Kitalpha. Ovviamente son saltato fuori dal letto con un grosso parabordo in mano. Il comandante si scusava dicendomi che erano anni che non entrava nel porto di Balestrate e aveva paura di non aver fondale nei pressi della banchina pertanto dove stavo io poteva stare anche lui. Cordialmente ci siamo raccontati un po’ di cose e poi prima di ripartire mi hanno passato uno di quei sacconi neri della spazzatura con dentro un pezzo di grande pesce, avrà pesato 5/6 kg. Lo volevo assaggiare subito: tagliata una fetta e fatta stare in padella poi messa sul fuoco per dieci minuti. Mmmh! Lo assaggio subito, parte del resto della fetta l’ho mangiato a pranzo e cena. Il rimanente del “trancio” l’ho regalato al primo pescatore che al mattino ho visto affinché lo metta in vendita. Un’ora dopo, sempre questa notte, è arrivata una motovedetta, si sono fermati per un po’ e son ripartiti.

Pescatore ma non troppo

Da oltre una settimana ho dato fondo ad una nassa, è una piccola rete cilindrica con due aperture ai lati, come entra un pesce non riesce più a uscirne. All’interno avevo messo un pezzo di pane ma giorno dopo giorno il pane si era consumato, mi ero ripromesso di mettere un altro tipo di esca ed intanto con una cimetta rimaneva assicurata alla prua e quando mi ricordavo davo un’occhiata anche se era quasi sicuro senza esca non sarebbe entrato niente. Invece i polipi cercano casa e si insinuano nei piccoli spazi che li possano proteggere. L’altro giorno vi ho trovato all’interno di essa una lumaca di mare e un polipetto di trenta centimetri. Appena issata e appoggiata sul ponte il piccolo polipo riusciva a passare tra le maglie della rete e strisciando sul ponte cercava di andare verso il bordo della barca per ritornare in mare. Sono dotati di una certa intelligenza e non me la sono sentita di fermarlo ma senza perdere tempo prezioso l’ho ributtato in mare. Superato in un attimo lo scioc dell’impatto con l’acqua, contento, si è messo a candela diretto verso il fondale. E’ stato un momento felice anche per me vederlo riprendere la via della salvezza.

 Dopo il crepuscolo mattutino

14.6 chissà perché in questo periodo mi sveglio così presto.  Forse ma inconsciamente per ammirare il giorno che nasce, o perché il “mattin ha l’oro in bocca”, magari ho semplicemente voglia del caffè e poi ritorno a dormire. Senza dubbio si realizza meglio la giornata se poi fa come ieri che al pomeriggio, causa una perturbazione in arrivo sull’Italia centro settentrionale, vi sono venti da Sud Ovest, dopo mangiato è meglio chiudersi in barca mantenendola più fresca e mettersi a leggere magari a letto che concili con un bel pisolo e poi verso sera, fare un’altro bagno e poi uscire a fare la spesa. Ultimamente ho girato molto per farmi fare ricette mediche presso l’ospedale di Partinico, atte a ottenere esenzioni per il dentista e radiografie dentarie. Così ho visitato i bei luoghi circostanti Balestrate. Ho fatto altre amicizie tipo: i quattro muratori di Gela che stanno ristrutturando un museo del paese; Salvatore che si presenta come Totò un giramondo per mare e per terra il quale  condivide l’idea che “la miglior barca è quella altrui”.. ricorda tutti i luoghi visitati, conosce diverse lingue, un filosofo che adesso vive in campagna con la nonna in compagnia di dieci cani tolti dal loro randagismo e collocati a chi li vuole; Beppe, un uomo che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, ha delle protesi di ultima generazione, appassionato  di vela e agonista in canoa coi portatori di andicap. Nicola un giovane ragazzo d’oro pescatore dilettante, vive coi genitori in una casa in campagna, un paradiso vista mare. Ha conseguito il brevetto di bagnino e inizierà la  settimana prossima inizierà a lavorare a 38€ al giorno, spese comprese. Francesco con la passione della poesia, anche lui alla sera passa spesso a pescare. Ha 55 anni due figli e una sposa di 16 anni più giovane. E’ in via di separazione. Mi dice: “l’ho pregata in ginocchio”. Si sa come generalmente stanno le cose…chi sta al di fuori e che le ha vissute le vede in modo abbastanza chiaro, chi ci sta dentro è perso e gli sembra di avere bisogno di tutti ma la parola giusta è soffrire con dignità fin che basta. Ovviamente non è semplice. Una delle dottoresse con le quali avevo litigato e che poi successivamente fatto pace dicendogli anche che in loro avevo perso fiducia in quanto uno mi diceva una cosa e un altro un’altra, mi rispondeva: anch’io ho perso la fiducia, intendeva del suo uomo….Innescando tutto un altro discorso. Poi mi disse: si ricordi che “le scarpe più sono strette più fanno male”…Quante cose si vivono girando tra la gente..
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6.6 Oggi Nicola mi ha portato un pacco d’acqua minerale per risparmiarmi la fatica di fare il tratto a piedi. Una bella brezza fa girare l’eolico così posso aggiornare il sito. Spesso si fermano a guardare la ventola girare e mi chiedono a cosa serve, l’ultima cosa a cui avrebbero pensato è l’eolico… Continuo a frequentare il dentista e devo dire che mi trovo bene. In più con le ricette mediche ottenute con fatica non spendo niente, un po’ per l’età e poi per il reddito. Con questo caldo la pressione minima era a 66 e la massima a 98. Ho smesso la mezza pillola diuretica atta ad abbassarla. Ieri non mi sono fidato a scendere in acqua per la scaletta della barca evitando di svenire in acqua per un ulteriore calo di pressione. Boh, non si sa mai. Oggi sto meglio e mi concedo di più di tutto. L’altra notte hanno rubato la rete a un pescatore cugino di Salvatore Provenzano…qua sanno come fare a regolarsi per i confini di pesca non scritti. Sono indeciso se portarmi questa estate in Nord Adriatico o rimanere in Sicilia un altro anno. Sento che la fine è sempre più vicina. Deciderò in agosto. Qua a luglio se arriva vento da Scirocco, deve fare un caldo insopportabile.. 


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Stando fermi in banchina

E' l'ultimo giorno di giugno, domani arriverà anche Carla. Il paese e le spiagge si sono popolate di qualche turista. Ieri sono ripartiti Erik ed Elisa, erano arrivati qualche giorno fa a trovarmi e per vedere il luogo ed il porto. Anch'essi vivono in mare. Simpatici amici, molto innamorati del loro barcone, leggono molto di avventure marinare e si atteggiano a lupi di mare: vissuti e consumati. Ma, al momento di ripartire, sempre con lo stesso atteggiamento, da incauti, hanno fatto tutto quello che non si deve fare. Così si é "incattivito" il corpo morto intorno all'asse dell'elica e strappata la cima di ritenuta a terra dello stesso. Spento il motore appena in tempo, dato ancora e tuffatosi in mare appena dopo mangiato l'esperto sub armato di un coltello, dopo un po' di frenetiche e molteplici operazioni che evito di descrivere, ha risolto il problema... Ripartiti con la coda tra le gambe, hanno lasciato la gomena del corpo morto semi galleggiare vincolata ad una bottiglia dell'acqua minerale... In quelle poche traversate effettuate, spesso sono stati baciati dalla fortuna: l'ancora che ara e si risvegliano due metri dagli scogli; ignari di meteorologia si scatena una burrasca appena riparano in qualche modo in porto, ecc. Se il pericolo te lo vai a cercare prima o poi lo trovi. Se no ti metti in gioco e con determinazione e rischi non vivi la vita. Si ma un po' di umiltà credo sia necessaria sempre, Ma son ragazzi... comunque forse impareranno presto, sopra tutto il rispetto per il mare. A caldo questo mi viene da scrivere, poi guardo questo cielo azzurro siciliano e sorrido, apprezzando sempre di più il nuovo giorno. 
E' notte ora di andare a dormire, dalla banchina si sente un richiamo, esco dalla barca e vedo un ragazzo trafelato dall'ansia che mi chiede se ho una scala. La sua ragazza si é tuffata in acqua a salvare il suo cagnolino caduto dalla banchina. Diamo subito un salvagente e due parabordi galeggianti. Intanto con Carla ci adoperiamo ad avvicinare la barca al molo da poter scendere ed intervenire. La ragazza salvato il cane adesso lamenta stanchezza ha anche mangiato da poco. Non riesce ad indossare il salvagente, quello circolare, al ragazzo, dall'agitazione gli era sfuggito di mano finendo in mare. Intanto Carla telefona ai soccorsi. La banchina é alta e non riusciamo ad afferrarla. Gli allunghiamo una cima sperando riesca a tenerla e, cominciamo a tirare. L'alziamo di quel poco che possa sedersi su un providenziale pneumaticco in gomma legato ad una bitta come parabordo. E' fatta. Presa per le braccia non ci scappa più. E' salva.

Cala Bianca
Golfo di Castellamare
Scopello 03 luglio 2015

Nel Golfo di Castellamare fino a San Vito Lo Capo   

Il giorno 03.luglio, con la prima leggera brezza  lasciamo il porto di Balestrate; Sappiamo che fra non molto rinforza ed è più che sufficiente per raggiungere la Cala Bianca di Scopello, dove diamo subito fondo all’ancora e facciamo un bagno in acque cristalline. Lo scenario è uno dei più belli della Sicilia. L’onda marina a tarda sera si placa e anche l’eolico avverte non esserci più vento. Il mattino è sempre un incanto, i primi raggi di sole riscaldano subito l’aria e le lunghe ombre dei vicini faraglioni, si accorciano presto.
Il 04 luglio r
ipartiamo prima che arrivino i visitatori compresi quelli che approfittano del week-end. La brezza è in anticipo rispetto al solito orario e poco vigorosa per tutto il giorno. Boliniamo per raggiungere il vicino Capo San Vito. Giungiamo nella spettacolare omonima baia dominata dalle verticali pareti del monte. Anche con poco vento, il mare è agitato per la presenza di forti correnti marine. Ci si rende subito conto di essere in un luogo severo.  Con maltempo si forma un mare grosso e incrociato al largo di Capo San Vito. Secondo l’Admiralty Pilot britannico questa condizione può costituire pericolo per i natanti di piccolo tonnellaggio.  Chiamato via radio gli addetti ai pontili della ditta Traina, chiediamo l’approdo per fare cambusa per poi ritornare nella quiete con la barca alla fonda nella vicina baia. La notte è anche quieta.
Il
mattino del 05 luglio salpiamo, doppiamo il faro a debita distanza per via di una secca, facciamo rotta sull’Isola di Levanzo, nella speranza che spiri presto un po’ di vento.
 

 

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   Primavera 2015

Diario di bordo 

Costa Ovest della Sicilia