Verso Ovest
ammirando i colori di questi luoghi 19 maggio alle
ore 08.30 lascio il porto,
gli amici, il cantiere e il luogo. Agostino ed Erik mi assistono
mollando le cime. Auspico un arrivederci e mi avvio verso
l'uscita del porto. Kitalpha esige di essere messa in chiaro,
svolgo le vele e proseguo verso Capo Zafferano . Un leggero
NW aiuta il mio Perkins. Nel golfo di
Palermo il vento rinforza lanciandomi verso Capo Gallo. Doppiato il Capo "poggio" favorendo l'andatura quale vento portante. Una finestra
meteo favorevole mi fa apprezzare questo tratto spettacolare di
costa caratterizzata dai quattro capi: Capo Zafferano, Capo
Gallo, Punta Raisi, Capo Rama e come ultimo Capo San Vito che
farò in seguito. La mia destinazione é Balestrate. Avrei fatto
volentieri tappa a Porto Femmine ma i pescherecci occupavano i pochi posti utili. Ripreso il
mare, ammirata l'Isola delle Femmine proseguo per Punta Raisi. In
questa zona le profondità risalgono rapidamente da 800 a 100m, e
appena fuori la punta a 17m. Questa repentina diminuzione dei
fondali causa mare agitato in prossimità della punta e con
maltempo é bene tenersi a debita distanza dalla stessa ma in
questa splendida giornata va bene qualsiasi cosa e all'ora seguo
le manovre di decollo e atterraggio degli aerei del vicino
aeroporto, un utile passatempo che mi accompagna a doppiare la
punta e poggiare nell'ampio Golfo di Castellamare. Superato Capo
Rama sono in vista del grande
porto di Balestrate dove giungo
alle 19.30. Questo porto da parecchi anni é sotto sequestro
pertanto é praticamente deserto. Il paese é una
cinquantina di metri più in alto e raggiungibile da una
scalinata o da una strada che fa un ampio giro. Appena fuori dal
porto, oltre i moli di
levante e di ponente vi sono ampie spiagge sabbiose dall'acqua
cristallina. Il paese é carino, la gente mi piace, é
disponibile e rispetto ad altri luoghi, vive abbastanza serena.
In pochi giorni ho conosciuto diversi pescatori, proprietari di
piccole barche da pesca, riconoscenti al mare che modestamente
gli consente ti mantenere una famiglia.
Matteo
é uno di questi, l'altro giorno mi ha dato qualche pesce e un granchio di tipo
"americano" con il quale mi sono fatto il sugo per la pasta. Una
squisitezza. Nino, un'altro pescatore ha la pescheria ma é
sempre in zona e anche lui si é reso disponibile nei miei
confronti. Sabato ha iniziato a farmi male a un dente, mi attivo
per avere le necessarie medicine, domenica il fruttivendolo da
un sugo con ottimi pomodorini e cipollotti per la pasta, poi
digeriti male. Verso sera prendo un'incazzatura con un vecchio
farmacista ma più commerciante, che il giorno prima, mi aveva
rifilato un medicinale anziché darmi quello richiesto, fatto é
che verso sera aumenta il mal di denti e anche la pressione,
quella minima. Contatto la guardia medica e controllo la
situazione. Il mattino dopo la minima é a 104, consulto una
dottoressa del 118 che mi consiglia di andare in pronto soccorso
e così arriva l'ambulanza a sirene spiegate. Nino che si
accorge di tutto quello che succede in porto, segue l'ambulanza,
darà un occhiata alla barca e poi alla sera verrà a prendermi al
pronto soccorso di Alcamo che aggiungo mi ha ben impressionato
sia come organizzazione che professionalità. Cosa rara. Come
sono arrivato si é regolata grazie ai diuretici che avevo preso.
Non volendo entro subito anche in queste realtà. Pomeriggio
andrò da un dentista seguendo le procedure imposte per avvalersi
di eventuali esenzioni. Questo vuol dire andare in un'altro
comune dove c'é ASL richiedere il medico di base temporaneo ecc.
Anche conoscere queste realtà ti portano a capire meglio la gente e l'ambiente
nel quale vivono.
…l’uomo del porto
Si si, tutti quelli che
frequentano il porto mi conoscono, che poi sia da solo aumenta
il loro rispetto. Tra i pescatori d’altura piace la barca e
anche questo si aggiunge al resto. E’ la sera del 30 di maggio,
la serata è talmente quieta da pensare di stare in pozzetto a
scrivere. Più tardi verso le due o le tre di notte a volte vi è
del movimento: o di grossi pescherecci che al largo pescano il
pesce spada e velocemente transitano in questo porto scaricano
parte del pescato a chi li attende e tutti ripartono senza fare
tanto baccano. Ieri notte uno di questi pescherecci, nonostante
tutto lo spazio a disposizione si è affiancato a Kitalpha.
Ovviamente son saltato fuori dal letto con un grosso parabordo
in mano. Il comandante si scusava dicendomi che erano anni che
non entrava nel porto di Balestrate e aveva paura di non aver
fondale nei pressi della banchina pertanto dove stavo io poteva
stare anche lui. Cordialmente ci siamo raccontati un po’ di cose
e poi prima di ripartire mi hanno passato uno di quei sacconi
neri della spazzatura con dentro un pezzo di grande pesce, avrà
pesato 5/6 kg. Lo volevo assaggiare subito: tagliata una fetta e
fatta stare in padella poi messa sul fuoco per dieci minuti.
Mmmh! Lo assaggio subito, parte del resto della fetta l’ho
mangiato a pranzo e cena. Il rimanente del “trancio” l’ho
regalato al primo pescatore che al mattino ho visto affinché lo
metta in vendita. Un’ora dopo, sempre questa notte, è arrivata
una motovedetta, si sono fermati per un po’ e son ripartiti.
Pescatore ma non troppo
Da
oltre una settimana ho dato fondo ad una nassa, è una piccola
rete cilindrica con due aperture ai lati, come entra un pesce
non riesce più a uscirne. All’interno avevo messo un pezzo di
pane ma giorno dopo giorno il pane si era consumato, mi ero
ripromesso di mettere un altro tipo di esca ed intanto con una
cimetta rimaneva assicurata alla prua e quando mi ricordavo davo
un’occhiata anche se era quasi sicuro senza esca non sarebbe
entrato niente. Invece i polipi cercano casa e si insinuano nei
piccoli spazi che li possano proteggere. L’altro giorno vi ho
trovato all’interno di essa una lumaca di mare e un polipetto di
trenta centimetri. Appena issata e appoggiata sul ponte il
piccolo polipo riusciva a passare tra le maglie della rete e
strisciando sul ponte cercava di andare verso il bordo della
barca per ritornare in mare. Sono dotati di una certa
intelligenza e non me la sono sentita di fermarlo ma senza
perdere tempo prezioso l’ho ributtato in mare. Superato in un
attimo lo scioc
dell’impatto con l’acqua, contento, si è messo a candela diretto
verso il fondale. E’ stato un momento felice anche per me
vederlo riprendere la via della salvezza.
Dopo
il crepuscolo mattutino
14.6 chissà perché in
questo periodo mi sveglio così presto. Forse ma inconsciamente
per ammirare il giorno che nasce, o perché il “mattin ha l’oro
in bocca”, magari ho semplicemente voglia del caffè e poi
ritorno a dormire. Senza dubbio si realizza meglio la giornata
se poi fa come ieri che al pomeriggio, causa una perturbazione
in arrivo sull’Italia centro settentrionale, vi sono venti da
Sud Ovest, dopo mangiato è meglio chiudersi in barca
mantenendola più fresca e mettersi a leggere magari a letto che
concili con un bel pisolo e poi verso sera, fare un’altro bagno
e poi uscire a fare la spesa. Ultimamente ho girato molto per
farmi fare ricette mediche presso l’ospedale di Partinico, atte
a ottenere esenzioni per il dentista e radiografie dentarie.
Così ho visitato i bei luoghi circostanti Balestrate. Ho fatto
altre amicizie tipo: i quattro muratori di Gela che stanno
ristrutturando un museo del paese; Salvatore che si presenta
come Totò un giramondo per mare e per terra il quale condivide
l’idea che “la miglior barca è quella altrui”.. ricorda tutti i
luoghi visitati, conosce diverse lingue, un filosofo che adesso
vive in campagna con la nonna in compagnia di dieci cani tolti
dal loro randagismo e collocati a chi li vuole; Beppe, un uomo
che ha perso una gamba in un incidente sul lavoro, ha delle
protesi di ultima generazione, appassionato di vela e agonista
in canoa coi portatori di andicap. Nicola un giovane ragazzo
d’oro pescatore dilettante, vive coi
genitori in una casa in campagna, un paradiso vista mare. Ha
conseguito il brevetto di bagnino e inizierà la settimana
prossima inizierà a lavorare a 38€ al giorno, spese comprese.
Francesco con la passione della poesia, anche
lui alla sera passa spesso a pescare. Ha 55 anni due
figli e una sposa di 16 anni più giovane. E’ in via di
separazione. Mi dice: “l’ho pregata in ginocchio”. Si sa come
generalmente stanno le cose…chi sta al di fuori e che le ha
vissute le vede in modo abbastanza chiaro, chi ci sta dentro è
perso e gli sembra di avere bisogno di tutti ma la parola giusta
è soffrire con dignità fin che basta. Ovviamente non è semplice.
Una delle dottoresse con le quali avevo litigato e che poi
successivamente fatto pace dicendogli anche che in loro avevo
perso fiducia in quanto uno mi diceva una cosa e un altro
un’altra, mi rispondeva: anch’io ho perso la fiducia, intendeva
del suo uomo….Innescando tutto un altro discorso. Poi mi disse:
si ricordi che “le scarpe più sono strette più fanno
male”…Quante cose si vivono girando tra la gente..
16.6
Oggi Nicola mi ha portato un pacco d’acqua minerale per
risparmiarmi la fatica di fare il tratto a piedi. Una bella
brezza fa girare l’eolico così posso aggiornare il sito. Spesso
si fermano a guardare la ventola girare e mi chiedono a cosa
serve, l’ultima cosa a cui avrebbero pensato è l’eolico…
Continuo a frequentare il dentista e devo dire che mi trovo
bene. In più con le ricette mediche ottenute con fatica non
spendo niente, un po’ per l’età e poi per il reddito.
Con questo caldo la pressione minima era a 66 e la
massima a 98. Ho smesso la mezza pillola diuretica
atta ad abbassarla. Ieri non mi sono fidato a scendere in
acqua per la scaletta
della barca evitando di
svenire in acqua per un ulteriore calo di pressione. Boh, non si
sa mai. Oggi sto meglio e mi concedo di più di tutto. L’altra
notte hanno rubato la rete a un pescatore cugino di Salvatore
Provenzano…qua sanno come fare a regolarsi per i confini di
pesca non scritti. Sono indeciso se portarmi questa estate in
Nord Adriatico o rimanere in Sicilia un altro anno. Sento che la
fine è sempre più vicina. Deciderò in agosto. Qua a luglio
se arriva vento da Scirocco, deve fare un
caldo insopportabile.. |
IMMAGINI CORRELATE
Stando fermi in
banchina
E'
l'ultimo giorno di giugno, domani arriverà anche Carla. Il paese
e le spiagge si sono popolate di qualche turista. Ieri sono
ripartiti Erik ed Elisa, erano arrivati qualche giorno fa a
trovarmi e per vedere il luogo ed il porto. Anch'essi vivono in
mare. Simpatici amici, molto innamorati del loro barcone,
leggono molto di avventure marinare e si atteggiano a lupi di
mare: vissuti e consumati. Ma, al momento di ripartire, sempre
con lo stesso atteggiamento, da incauti, hanno fatto tutto
quello che non si deve fare. Così si é "incattivito" il corpo
morto intorno all'asse dell'elica e strappata la cima di
ritenuta a terra dello stesso. Spento il motore appena in tempo,
dato ancora e tuffatosi in mare appena dopo mangiato l'esperto
sub armato di un coltello, dopo un po' di frenetiche e
molteplici operazioni che evito di descrivere, ha risolto il
problema... Ripartiti con la coda tra le gambe, hanno lasciato
la gomena del corpo morto semi galleggiare vincolata ad una
bottiglia dell'acqua minerale... In quelle poche traversate
effettuate, spesso sono stati baciati dalla fortuna: l'ancora
che ara e si risvegliano due metri dagli scogli; ignari di
meteorologia si scatena una burrasca appena riparano in qualche
modo in porto, ecc. Se il pericolo te lo vai a cercare prima o
poi lo trovi. Se no ti metti in gioco e con
determinazione e rischi non vivi la vita. Si ma un po' di umiltà
credo sia necessaria sempre, Ma son ragazzi...
comunque forse impareranno presto,
sopra tutto il rispetto per il mare. A caldo questo mi viene da
scrivere, poi guardo questo cielo azzurro siciliano
e sorrido, apprezzando sempre di più il nuovo giorno.
E' notte ora di andare a dormire, dalla banchina si sente un
richiamo, esco dalla barca e vedo un ragazzo trafelato
dall'ansia che mi chiede se ho una scala. La sua ragazza si é
tuffata in acqua a salvare il suo cagnolino caduto dalla
banchina. Diamo subito un salvagente e due parabordi galeggianti.
Intanto con Carla ci adoperiamo ad avvicinare la barca al molo
da poter scendere ed intervenire. La ragazza salvato il cane
adesso lamenta stanchezza ha anche mangiato da poco. Non riesce
ad indossare il salvagente, quello circolare, al ragazzo,
dall'agitazione gli era sfuggito di mano finendo in mare.
Intanto Carla telefona ai soccorsi. La banchina é alta e non
riusciamo ad afferrarla. Gli allunghiamo una cima sperando
riesca a tenerla e, cominciamo a tirare. L'alziamo di quel poco
che possa sedersi su un providenziale pneumaticco in gomma
legato ad una bitta come parabordo. E' fatta. Presa per le
braccia non ci scappa più. E' salva. |