...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Vela d'estate?
 Arcipelago Toscano

   di Bepi Hoffer

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 LA CIURMA

Elsi Isa Mara  Viviana Armando Fausto e Michele.
    

La magia, la magia di ogni partenza…

Anche domenica 12 agosto il momento dello stacco dalla banchina mi ha riempito di emozione.
Nella marina di Cala Galera si sentiva il vento far sbattere i pennoni delle barche ormeggiate, c’era molto fermento perché le previsioni davano vento forte e i proprietari delle barche a motore non sapevano cosa fare.
Noi velisti, al contrario, non vedevamo l’ora di prendere il largo, l’unico dubbio rimaneva l’equipaggio, non ancora pronto per affrontare il vento.
Alla fine, comunque, decidiamo di salpare e appena usciti dalla calma del porto il vento ci sospinge verso la nostra meta: l’isola di Giannutri. La barca scivola veloce, non è una di quelle solite da charter: è molto boliniera e tiene benissimo i 25 nodi di vento, basta lascare leggermente la randa e ritirare il fiocco e l’equipaggio può stare tranquillo senza essere troppo inclinati sull’acqua.
Verso Giannutri però il vento rinforza e noi ci mettiamo le cinture di sicurezza per poter manovrare in tutta tranquillità.
Poi arriviamo in una profonda insenatura dell’isola, dove sono ancorate altre barche e lì facciamo il nostro primo bagno e aspettiamo la sera…
È la notte di S. Lorenzo e nel buio più totale della baia ci godiamo lo spettacolo indimenticabile delle stelle cadenti.
La mattina dopo ci alziamo di buon ora per goderci lo spettacolo del sole che a poco a poco rischiara il mare e sveglia la natura dell’isola quasi disabitata e perciò ancora intatta.
Tutta la giornata è dedicata al trasferimento verso l’isola d’Elba, la quale verso l’estremo capo ovest ci accoglie con un vento a raffiche molto forti che mette fermento tra l’equipaggio e ci costringe a decidere di passare la notte a Campo dell’Elba invece che a Marciana Marina, troppo sopravento. Durante la traversata un avvistamento di delfini ci emoziona tutti, anche se purtroppo non sono in vena di giocare con noi, come altre volte in passato, e subito si allontanano verso il largo.
Il giorno dopo andiamo a fare rifornimento di acqua e cambusa a Porto Azzurro e poi salpiamo verso Capraia.
Veleggiamo tutto il pomeriggio e ingaggiamo alcune "sfide" con altre barche, vincendole tutte e sentendoci molto "Luna Rossa".
La sera buttiamo l’ancora nella baietta davanti al porto di Capraia e decidiamo di scendere a terra per una buona frittura di pesce. Ma non abbiamo fatto i conti con il nostro motore del tender: parte di noi rimane bloccata a terra, mentre l’altra metà decide di non rischiare perché c’è qualcosa che non funziona e in più si è alzato del vento che potrebbe sospingere al largo nel buio il leggero gommone.
A questo punto noi rimasti a terra, per di più senza una lira, siamo costretti a fare "autostop" e finalmente una piccola famigliola ha pietà di noi e ci accompagna alla nostra barca.
Il giorno dopo si decide di scendere tutti a terra ormeggiando sul molo dei traghetti e finalmente ci concediamo la tanta agognata frittura! L’isola è molto bella e il paesino arroccato sulla collina e dominato da un castello mi fa dimenticare (ma solo per un momento!) che stiamo "rubando del tempo prezioso  alla navigazione".
Nel pomeriggio riprendiamo la nostra avventura e dirigiamo la prua alla Corsica che, data la tersità del cielo, possiamo scorgere in lontananza.
Capo Corso e l’Isola della Giraglia sono per ogni velista una prova di bravura: quando il vento tira forte, cioè quasi sempre, bisogna veramente avere in mano la situazione e non si può lasciare nulla al caso.
Ma noi, come sempre fortunati, troviamo una tranquilla brezza che ci sospinge verso un’isoletta a Nord del porto di ViMacinaggio, che insieme alla costa forma un riparo adatto a passare la notte. Dopo un bagno ristoratore nelle acque "francesi" ci godiamo il sole che scende dietro le montagne della Corsica sormontate da pale per l’energia eolica. I diversi piani dell’orizzonte, dalla spiaggia più vicina , alle colline coltivate e infine alle montagne con quella luce che comincia a scemare perdono la loro concretezza per passare poco a poco alla favola, alla irrealtà.
La mattina dopo è già ora di intraprendere il viaggio verso il ritorno. La prima tappa è nuovamente l’Isola d’Elba, dove ci fermiamo in una baietta a pranzare e a concederci l’ultimo bagno. Poi prendiamo a bordo il figlio di uno dei nostri compagni di bordo che era lì in vacanza e lo portiamo a veleggiare verso Porto Ferraio, dove dobbiamo fare carburante.
Passiamo la notte all’ancora e alle 4 di mattina io e il mio compagno, che è lo skipper, salpiamo e facciamo rotta verso il Parco dell’Uccellina.
La sera prima avevamo tutti insieme studiato le varie coordinate e preparato la rotta da seguire nella navigazione notturna. Per me è stata la prima volta, ero molto emozionata e avevo preparato con molta cura anche il vestiario da indossare: maglione, cerata, pila frontale …anche se poi l’alba è arrivata molto presto!
È comunque molto suggestivo partire nel buio profondo, vedere le luci delle altre barche in lontananza e cercare di capire la loro rotta e la loro velocità. Eravamo solo noi nella notte, noi e il mare.
Alle 10 siamo arrivati al Parco dell’Uccellina, abbiamo gettato l’ancora e siamo rimasti a goderci l’ultimo sole.
Il pomeriggio, come annunciato dalle previsioni, si è alzato lo scirocco da sud ovest e noi abbiamo veleggiato verso l’Argentario, con il fiocco ridotto e una mano di terzaroli, perché la barca anche così scivolava via veloce.
Siamo tornati a Cala Galera, il punto di partenza del nostro viaggio, e già sognavamo il giro della Sardegna programmato per l’anno prossimo.

Viviana Ricci

 

 

 

 

 

 

Il vento rinfresca e l'equipaggio  ha imparato le giuste manovre e la barca fila verso la meta.

 

 

Salpiamo
dal Parco dell'Uccellina
la nostra rotta è a sud  all'Argentario  dove finirà la nostra piccola ma bella avventura

 

 

 

 

 

 

 

A Cala Galera la foto ricordo dell'equipaggio al completo.

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 L'ITINERARIO

Arcipelago Toscano e Corsica

 LA BARCA

 

  Durante la traversata un avvistamento di delfini ci emoziona tutti     

 

 

CROCIERE A VELA

Una settimana in catamarano
 
 
A vela  intorno alla Corsica 

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Costa Azzurra 

 Isole Pontine

Croazia 2002

All'ancora a Capo d'Enfola d'Elba, ci gustiamo il tramonto

 

 

Sorge il sole e l'isola d'Elba sta già alle nostre spalle.