...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Bepi Hoffe
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Skipper  Bepi

 

 

Sabato 13 agosto 
Siamo arrivati alle 6.30 del mattino dopo aver viaggiato tutta la notte, abbiamo aspettato fino alle 3 del pomeriggio quando finalmente ci hanno consegnato la barca con un bagno rotto e mille altre cose che non funzionavano. Abbiamo da mangiare e soprattutto da bere per un esercito. Verso le 17 partiamo con il serbatoio mezzo vuoto e navighiamo a vela. Mara ha portato la barca fuori dal porto e come ha ricordato a tutti il Bepi, in un momento di confidenze collettive, per lei è stata una grande emozione. Dopo cena io e Mara abbiamo cantato mentre tutti guardavano le stelle ed esprimevano desideri per se e non per noi che gli allietavamo il momento….
Domenica 14 agosto
Questa mattina si sono alzati tutti, o quasi, presto, alle 7 30. Quando ho visto che ora era sono
tornata a dormire. Siamo andati a fare benzina e sembrava ci fosse una crisi petrolifera. Ad un certo punto attraccati per fare benzina 5 imbarcazioni, tutte li in pochi metri quadrati, tutti attenti a non speronarsi. Il bagno, che hanno provato ad aggiustare, puzza tantissimo. Per pranzo abbiamo attraccato la barca di fronte ad una spiaggia bella ma troppo affollata. Ema e Mara stanno provando a pescare pesci e polipi, nessuno crede che riusciranno a prendere qualcosa ma io sono fiduciosa.

Giovedì 18 agosto
Questa mattina Roberto ha recuperato il suo bancomat mentre gli altri facevano la spesa comprando 4 filoni di pane che Mauro ha mangiato fra colazione e pranzo. Dopo una mattinata di navigazione abbiamo finalmente trovato un bel posto a cui attraccare e io e i filippini siamo andati a nuoto fino a riva dove abbiamo preso il sole. Abbiamo pranzato alle 5 e poi cazzeggio fino all’approdo alle pompe dell’INA dove per 200 kune non abbiamo dovuto fare i turni e abbiamo dormito tranquilli. Andare in barca significa anche saper
accettare le decisioni del capitano così come sono.  
Venerdì 19 agosto 2005 
Abbiamo finito il caffè e la Mara stava per avere una sincope, lo abbiamo recuperato da un gelataio che ce ha dato una coppetta macinato fresco. Ho dimenticato di raccontare che ieri abbiamo visto i delfini e Roberto si è buttato in acqua come un peso morto dimenticandosi di portare le pinne... Erano due gruppetti da tre e due e ci sono passati davanti e poi di fianco. Oggi siamo partiti presto e poi abbiamo buttato l’ancora in una baietta dove abbiamo fatto il bagno e Rudi ha preso lezioni di nuoto dalla Mara. Adesso siamo in porto ci siamo fatti la prima doccia decente da una settimana e stiamo decidendo se cenare fuori oppure no. Nonostante il tempo mi sono divertita e credo anche gli altri. 
Butta l’ancora!!!!

Se questa vacanza è stata divertente bisogna dire grazie…alle carote e agli yogurt, all’utilissima griglia, al frigo e alle birre, a Hvar e il porto maledetto, a “che posto de merda”, a Gardum l’uomo cassa come che fa quadrare i conti, alla mastela de cozze, all’ancora, alle orazion per el Mauro, all’olio solare della coop, a Mauro poco sonno e tanto cemento, al  bocia Giuli che ha offerto la cena, alle mangiate di pesce appena pescato da Ema, all’uovo sodo contro il mal di mare, alla Dani che d’ora in poi sarà chiamata Fin che la barca va…metti il cerotto, a Roberto capitano in terza, alla pompa di sentina, a me che ho scritto questo diario di bordo, al Rudi per la pazienza a sbrogliare la bava della polipara, al Freccia per essersi rivelato un ottimo cantante, alla Mara per essere sempre presente e per averci guidato sani e salvi al porto, al Bepi perché non abbandona mai la nave e per aver sopportato la nostra ciurma casinista e rompipalle!!!   Chiara

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