Comunque
natura e ambiente
Mi riferisco a questa riserva naturale tra la regione
veneta e Trentino Alto - Adige. Un territorio facente parte del
sistema di aree protette del Trentino meridionale e della
Provincia Veronese. L'ambiente é caratterizzato irte valli
interrotte da balze calcaree dense di sentieri e qualche strada
provinciale che portano in alto alle vaste distese a prato
pascolo. La presenza di numerosi rifugi fa da riferimento anche
a quelli che vogliono proseguire verso le cime principali. Il
faggio, l'abete bianco, rosso e il larice sono i principali a
comporre la foresta fino a quota 1600 mt. La vegetazione
continua con con ampie distese di mughi, ginepri e rododendri.
La presenza del raponzolo di roccia e la Pianella della Madonna,
completano la flora tipicamente alpina di quel luogo. Lungo i
sentieri si possono ammirare numerose marmotte, mentre per i più
attenti, la fauna stanziale, favorita da anni di Riserva
rigorosamente chiusa sono presenti e da ammirare: il camoscio,
l'aquila reale il gallo forcello, il francolino e la coturnice.
Il nostro gruppo di lavoro era addetto al disgaggio di pareti a
picco sulla vecchia strada militare che dal rif. Revolto m.1336
passando per il passo Pertica con l'omonimo rif. Pertica m.1522
e dove stavamo noi di base, proseguiva al rif. Scalorbi
m.1767 continuando con un sentiero fino al panoramico rif.
Fraccaroli m.2230 presso la Cima Carega m.2259.
Il gruppo di
professionisti per il lavoro in montagna
Ogni volta che
mi aggrego a questi gruppi di lavoro, conosco nuovi amici.
Giovanni é il nostro datore di lavoro e ancora prima amico. Con
la sua ditta attiva da quarant'anni e molto conosciuta, a volte
accetta lavori particolarmente suggestivi e dove necessita
rara esperienza, tipo: l'installazione sul monte Bianco del
nuovo bivacco Eccles a 4306m. All'ora tutti quelli adatti
e in condizione, vorrebbero partecipare. Il lavoro
che per l'occasione descrivo, anch'esso se meno spettacolare,
necessita della massima attenzione e professionalità, per via
della friabilità del luogo, per gli ancoraggi vi sono i mughi
anche se spesso bagnati... e, tanto ancora. Quest'anno si sono
aggiunti altri colleghi:
Il
Bulgaro Blagoi, vero specialista in perforazioni, ha imparato
nelle miniere della Siberia, ex poliziotto amante del suo paese
e del socialismo; Filippo di Torino alpinista d'alta
quota, al suo attivo ha anche il Pilone del Freney al Bianco, di
montagna ricorda tutto: vie, luoghi, persone...; Gli altri mi
sono noti: Renzo guida e maestro di sci di Peio, cultore
dell'etica, della storia, delle genti e dell'ambiente; Mirco
guida di Trento, maestro di Kenionyng e alpinista estremo,
Thomas guida e maestro di sci di Feltre alpinista estremo
fotografo e desiner, Tiziano guida di Peio, alpinista estremo,
al suo attivo anche il Cerro Torre, attualmente in Oman insieme
alle guide Tridentine per conto del califfo; il veterano "Pol"
guida storica e maestro di sci di San Martino, con
esperienze alpinistiche in tutto il mondo in particolare
Californiane; infine Giovanni, guida di Trento, dottore in
lettere antiche, uomo di cultura, imprenditore, ex alpinista
estremo, ha aperto numerose vie molto difficili, spesso con
compagni tra i più forti alpinisti del mondo, attualmente la sua
arrampicata é il risultato di una propria consapevolezza del meglio
e dell'eleganza relativa a quello che si può dare.
Per ognuno ci sarebbe tanto da scrivere...
Dico solo che pur
essendo persone con personalità e carattere diversi, tutti sono su una
frequenza chiara comprensibile, che da spazio a confronti
interessanti e costruttivi. Racconti di arrampicate, aneddoti,
aggiornamenti riguardanti conoscenti comuni, ad arrampicate
alpinistiche, a nuovi materiali e anche aspetti inerenti al
lavoro in montagna sono all'ordine del giorno. I gestori del
rifugio Romeo e Marilena anche loro alpinisti ed atleti, con la
figlia Martina e Matteo, ci hanno sempre accolti con
professionalità ed amicizia. Nonostante tutto tre settimane sono
lunghe e a lavoro finito siamo ben contenti di girar pagina.
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