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Bepi Hoffer
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ROVIGNO
PUNTO DI PARTENZA PER LA NOSTRA CROCIERA
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NAUTICA VALSUGANAEnglish
Version
Ritorna a Croazia2002 |
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Croazia,
Quarnaro e Isole |
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Attraversato il Quarnaro
cala il vento, giusto giusto, per subire senza problemi una grave avaria al
timone. La scatola dell'ingranaggi dello stesso, collegata al pilota
automatico non era fissata bene!!La barca era nuova. Ormai nei pressi di
Lussino con la scorta della solerte e cortese C.P. arriviamo ad un cantiere
per una veloce riparazione. |
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I
primi due giorni, il brutto tempo ci blocca a Rovigno: Certamente é molto
penalizzante
per la nostra crociera. Forzatamente abbiamo modo di ambientarci con calma,
leggere
e riposare, cosa che non eravamo riusciti finora a fare. Riusciamo a
partire e veleggiare
fino a sera prendendo confidenza con la barca e le manovre. |
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Marina Veruda é la
nostra prima tappa,
incontriamo Andrea con la sua dolce compagna. Al mattino partiamo
verso il Quarnaro, il vento rinfresca agevolando il traverso. |
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Navighiamo verso Osor,
dove trascorreremo la
notte all'ancora, riparati dai venti settentrionali.
Ci aspetta un magnifico tramonto.
Il mare é calmo, ottimo per cucinare cibi prelibati, i cuochi non
mancano, abbiamo i migliori, e in cambusa vi sono dei vini
eccezionali, alla fine ci viene da dire "silenzio c'é pace". |
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Il buon dì si vede...e la nostra ciurma
si appresta ad attraversare il canale che ci riporterà nel Quarnaro.
Diamo fondo all'ancora in una piccola baia nella parte settentrionale e
scendiamo a terra per visitare il paese. L'ancoraggio mi
sembra precario, vorrei ripartire anticipando l'orario del
regime di brezze e avere delle buone ore a disposizione per arrivare a
Pola in serata. |
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Aspettavo questo
momento da anni:iniziare delle roccambolesche vacanze in barca.Ci siamo
imbarcati in otto a Rovigno durante un violento temporale, quale modo
migliore per avere il battesimo dal mare?ho impiegato una buona mezz’ora per
andare sul pontile...quando ha iniziato a diluviare sono stata costretta a
salire in barca...gli altri, ormai avvezzi,stavano già brindando e
iniziavano a preparare cena.....madonnina madonnina.....la sola idea di
cenare mi faceva venire di tutto. Per un attimo il pensiero è andato ai
felici sogni fatti prima di partire...e una leggera voce sotto sotto
continuava a ripetere:”ma chi te l’ ha fatto fare,non potevi stare in una
spiaggia?” Passata la notte in porto,il giorno dopo a metà mattina un
timido sole si è fatto avanti tra le nuvole.....intanto parte della ciurma
si era dispersa nei meandri di Rovigno: chi a cambiare i soldi, chi a fare
cambusa e chi sempre fisso a fraternizzare con la barca.....
Il pomeriggio è passato tra bagni in mare, dormite in barca, arrampicate
nella vicina palestra di roccia...Un’altra serata in porto ci aspettava, le
previsioni davano comunque la possibilità di uscire il giorno dopo....e così
è stato, finalmente nel primissimo pomeriggio di lunedì,mollati gli ormeggi
siamo partiti....devo dire che l’emozione è stata fortissima anche se non
sapevo dove mettere le mani e mi sentivo sempre e terribilmente in
mezzo!!!Abbiamo seguito la costa, un po’ a largo, verso Pola....bello,però
non eccezionale perché subivo ancora l’ondeggiare del mare e in più adesso
la barca,veleggiando, si piegava all’inverosimile!!!! |
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Siamo arrivati in serata a Veruda, un luogo carino dietro la città di Pola,
sostanzialmente è una grande baia ben riparata dove potete trovare ogni
sorta di alberghi e di divertimenti. La mattina dopo di buon mattino, cielo
sereno e mare rigorosamente calmo, siamo partiti per il Golfo del Quarnaro
alla volta dell’isola di Lossino; ragazzi, finalmente, ho capito l’essenza
della navigazione: librarsi sull’acqua, trasportati dal vento e dai propri
pensieri. Fantasmagorico! |
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Michele
componente la ciurma,
sembra pronto alle manovre. E...anche Alessandra .... |
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Tutto proseguiva alla grande: cullati dalle onde e dal
vento ci siamo fatti trasportare fino all’entrata di Lossino, dove
improvvisamente si è rotto il timone.....”Caspita,resisto al mal di
mare,finalmente fraternizzo con la barca e si rompe il timone? ” Se
la racconto non ci crede nessuno!!! |
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Comunque, a parte i commenti personali, Bepi con una quantità industriale
di sangue freddo ha tenuto la barca e ci ha portati sani e salvi in porto
con il timone di riserva....Dàaii: in fin dei conti è
stato carino vedere che la guardia costiera ci ha scortati, coccolati e
cullati fino a quando non abbiamo attraccato al molo.Questo scherzetto c’è
costato un’altra giornata, vabbè...Però non mi scorderò mai il tramonto che
si vedeva dalla dinette:le casette colorate del porto di Mali Lossino alle
mie spalle, la baia che si chiudeva di fronte con quell’inconfondibile
colore arancione carico della sera e l’ombra ramata degli alberi delle
barche riflessa nel mare.....da sogno.Devo dire che questa fermata ha
fruttato una meravigliosa ed abbondante cena a base di pesce....La mattina
seguente, aspettando il pezzo di ricambio, la ciurma si è divisa gli
interessi: alcuni si sono inoltrati nel piccolo paese, scoprendone i
colori
e i profumi.
La voglia di partire cresceva, così come quella di tuffarsi nelle splendide
acque per fare un bagno....siamo stati ripagati della lunga attesa nel primo
pomeriggio di mercoledì, quando, circumnavigando verso sud l’isola di
Lossino siamo passati tra due isolotti. Quale posto migliore per fare una
nuotata?Acqua limpida, color smeraldo..... ci siamo tuffati quasi
tutti....anche chi a nuotare non era proprio bravissimo....
Siamo ripartiti girando dall’altra parte dell’isola, verso Rab, per
interderci: è stato il momento in cui mi sono goduta di più la barca.....la
nostra direzione adesso era per Osor..... che figata: sole quasi al
tramonto, musica in sottofondo, la salsedine nei capelli,rilassati con gli
occhi e la mente persi chi sa dove....finalmente la tensione e la
preoccupazione di tutti era calata...tutto un’altro andare.Il paese di
Ossero si presentava dal mare con un campanile nero su uno sfondo arancione
- rosso:un altro tramonto da favola. Ci saremmo fermati lì nella baia,
aspettando le 9 del giorno seguente per passare attraverso il ponte girevole
che unisce Cres e Lossino. Se avete l’occasione passateci, è veramente un
gran bel posto!La sera abbiamo assistito ad uno degli spettacoli più belli
che madre natura ci offre:le stelle cadenti. Facendo, il paese, da tramite
tra le due isole e, essendo a cavallo tra due baiette è assolutamente unico.
Sfidando un po’ di pareri contrari, qualche temerario, la mattina seguente
si è inoltrato nel villaggio, affrontandolo dall’altra parte dello stretto.
Osor è un salottino veneziano di casettine basse con sassi bianchi a vista,
la piccola cattedrale e una fonte inesauribile di attrattive culturali e
storiche. Purtroppo il tempo stringe ed è già il momento di ripartire: a
malincuore lasciamo quel paradiso terrestre....sa da fa.
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Si va verso il porto
di Pola, non prima di aver schivato un tronco lungo 3 metri, fatto il bagno
lungo la costa istriana piena di grotte dai colori e dagli effetti
stravolgenti...
La marina di Pola è protetta da isole naturali e non ...ahinoi però, il mare
più ci si avvicinava alla terra ferma (e quindi alla civiltà) e più faceva
schifo...un terrificante colore marrone con un altrettanto odore...che
tralascio, ma potete immaginare. Che volete,Pola da un punto di vista
storico - architettonico è un portento: l’arena, perfettamente conservata,
si affaccia sul porto....il centro è veramente molto vicino...però la città
è triste ed infinitamente sporca. L’attrattiva migliore, che nessuno si può
gustare se non dalla barca è la fluorescenza che si crea buttando in mare
qualsiasi cosa, dal sassolino al bicchiere d’acqua....agli stessi pesci che
nuotano....Tipo incontri ravvicinati del terzo tipo....dicono che sia la
dissabbiatura delle navi: ossido di ferro mischiato
con l’acqua di mare....mah...
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Di buon ora il
giorno dopo siamo ripartiti: l’idea era quella di bighellonare fino a
Rovigno...quindi perché non andare alle isole Brioni? Semplice: perché costa
una cifra, indipendentemente che tu ti fermi un’ora o tutto il giorno...tanto
vale arrivare di prima mattina...cosa che non è successa a noi. Sarà per la
prossima volta. L’avventura volge ormai al termine:ci godiamo un’ultima
regata sulla via di Rovigno. Ci hanno battuti gli altri, o forse li abbiamo
lasciati vincere?chissà...
Intanto grazie a
tutti i componenti della ciurma: Isa, Mara, Elsi,Armando, Michele, Fausto e
ultimo (ma non di importanza) lo skipper Bepi, per avermi fatto vivere
questa bellissima e intrigante avventura.......
Ciao e alla
prossima
Alessandra
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