Porto Pylou
Il 3 agosto raggiungiamo porto
Pylou in circa un'ora; approdo in banchina e cambusa. Anche qua
l'ambiente é tranquillo, qualche imbarcazione attracca per il
rifornimento di gasolio poi ripartono. Noi rimaniamo in attesa
dell'estro di partire, intanto si fanno quattro chiacchiere con
i vari naviganti che si susseguono, approfittiamo di qualche
buon piatto al ristorante e di sereno riposo. Lo stretto fra
Isola Pylos e Capo Kypri fu usato dalla nave "Aris" durante
l'eroica fuga della flotta Turco Egiziana nella rivoluzione
Greca nel 1821; questa nave era capitanata da Sachtouris detto
Stsamados. Lo stretto venne chiamato Aris - Stsamados
Isola di Pròti
E' il 5 agosto, non si vede nessuno in giro,
lasciato il molo e percorse 10ml. diamo ancora su un fondale
duro e profondo di 20mt. presso la chiesetta dell'isola.
L'ambiente é bello e tranquillo, anche perché di notte in estate,
spesso fa calma di vento e non vi sono temporali.
Porto Katopolo
Alle
03.30 del 6 agosto, siamo già svegli, forse abbiamo riposato
troppo durante il giorno o, la parete rocciosa poco distante non
conciliava, con una bella dormita. Mezzora dopo eravamo in
navigazione. Buio pesto, cielo stellato e una falce di luna
seduta (marinaio in piedi); infatti il mare era inquieto
nonostante l'assenza di vento e i 15 nodi del giorno precedente,
su tutto il Mar Ionio. A tutta randa e boma ben cazzato al
centro, da limitare il rollio, proseguiamo a motore
giungendo dopo sei ore al porto. Anche Katopolo é un paesetto
turistico tranquillo, la lussureggiante campagna circostante, é
ricca di coltivazioni. Numerose case vinicole, propongono ottimo
vino...Un treno collega il paese ad altre cittadine ben più
attrezzate ed in particolare ad Olimpia, che visitiamo
volentieri.
Isola di Zakynthos (Zacinto -
Zante) detta dai veneziani
Fior di levante
Lasciamo
il porto alle 07.00 di oggi 8 agosto, il mare é sempre inquieto
e anche noi...il debole vento, non lancia Kitalpha quel tanto da
non rallentare sull'onda; armo e disarmo più volte anche la
trinchetta, cercando di aumentare la velocità, ma ogni volta
era peggio. Mah! Siamo diretti alla Baia di Lagana, situata a
Sud dell'isola, ed é Parco Nazionale, vantando la maggior
densità di nidi di tartaruga: "Caretta". Giustamente la
navigazione é ben regolamentata evidenziando sulle carte
nautiche le aree protette, purtroppo il turismo é anche
selvaggio, servirebbe maggior attenzione. Ci aspettiamo di
vedere qualche tartaruga, ma finora nemmeno l'ombra. In
lontananza sono evidenti le famose spiagge di sabbia bianca - ci
avevano detto che "spaccano gli occhi" e l'acqua é talmente
trasparente da creare vertigine... per fortuna sembra tutto
normale, tranne l'affollamento sulle spiagge, che notiamo usando
il binocolo. All'interno dell'ampia baia, costeggiamo
l'Isola Marathonisi, spettacolare per le sue pareti a picco, le
diverse grotte multicolori, data la variegata tipologia
rocciosa, per la piccola spiaggia bianca, sovrastata da
incombenti strapiombi e ripidi crinali rocciosi, ove gli
appassionati, trasportati da battelli turistici, si stendono con
coraggio... a prendere il sole. Diamo fondo, appena fuori
Porto Kerì.
Questa
mattina 09 agosto, salpiamo. Tutto é quieto, andiamo al Porto di
Zakynthos, speranzosi di vedere qualche tartaruga, ma l'unica
somigliante, é questa
piccola isola, individuata da Carla e, l'ha fotografata. Dal
mare, osserviamo molte spiagge, contornate di verde, allestite
con ordine: di ombrelloni, ecc. e con servizi di ultima
generazione: dalle moto d'acqua a motoscafi potenti che trainano
di tutto; questo nel rispetto dei bagnanti e cioè, stanno in
appositi luoghi, e danno spettacolo ma, devo precisarlo, gli
abbiamo visti solo in una zona dell'isola. Venire qua: per i
collegamenti aerei e traghetti, Hotel, vari servizi e
livello, luoghi più esclusivi o meno, opzioni ed escursioni,
credo che l'isola, può dare buone garanzie, a svariate "tasche"
di ospiti, per una bella vacanza. Il grande Porto di Zakynthos é
al riparo da tutti i venti e il fondale é ottimo tenitore; la
cittadina non ci alletta, pertanto, al mattino del 10 agosto
ripartiamo e diamo ancora lungo la costa, poco a Sud, di Porto
Skinàri: l'acqua é trasparente e anche questo tratto di costa, é
un incanto. In calma di vento, il caldo si fa sentire,
pertanto mettiamo in moto e andiamo a Skinàri: il luogo é
carino, ma i fondali sono a 15m di sabbia alghe e roccia, non é
ideale come tenitore, inoltre il posto é ventoso per la
vicinanza a Capo Skinàri. Le banchine del porto sono occupate da
numerose imbarcazioni, in particolare la banchina Sud, è
occupata da Yacht a motore, tutti ormeggiati all'inglese e per
giunta senza tener conto di ottimizzare gli spazi; una mancanza
di rispetto che spesso si evidenzia, tra questi utenti (a tempo
limitato) del mare, mostrando arroganza e maleducazione in
svariati modi; é diverso per yacht a motore oltre i venti metri,
i quali hanno un professionista al comando o un armatore con un
minimo di cultura marinara; una generalizzazione non
andrebbe fatta, ma non voglio spendermi di più su questo
argomento, che é ben noto. Pertanto ci avviamo a Capo Skinàri,
dalle belle grotte blu; ammiriamo quanto la natura abbia
lavorato su quelle rocce, non é luogo dar fondo e, decidiamo di
proseguire. Il vento ci consente di tenere una bolina larga
per circa un'ora, poi proseguiamo a motore dando fondo in una
baia, presso il porto di Spartià, sull'Isola di Cefalonia. Una
spettacolare scogliera di sabbia pietrificata, ci ripara per la
notte; notiamo sul fondale di sei metri in sabbia, un'aragosta,
ma non sappiamo come pescarla.
Isola di Cefalonia
E' il 12 agosto, prima che si alzi il vento,
salpiamo e ci addentriamo nel cuore dell'isola, doppiato Capo
Theodòros giungiamo nell'ampio Porto di Argòstoli, ben riparato.
Notiamo subito una serie di servizi che differenziano la
cittadina, dalle altre, nelle isole greche: negozi di ogni tipo
e ben forniti, grandi super market, con ottimi prodotti locali:
verdura, frutta, vino buono, ecc. attività artigianali di
ogni genere e ben organizzate, in zone industriali, ristoranti
ove non si mangiano le solite cose e quiete, perché questo luogo
é al di fuori dei circuiti turistici. Bene, ci fermeremo qualche
giorno a preparare la barca, prima di attraversare il Mar Ionio.
L'isola delle tartarughe
Per
noi l'isola delle tartarughe "Caretta", é Cefalonia. Oggi é il
19 agosto, inizio a fare manutenzione al motore, cambiando
l'olio, cambierò il fiocco mettendo il Genoa, perché nella
traversata per la Sicilia, vi saranno zone con poco vento; nel
frattempo Carla, andando dal pescatore a comprare il pesce si é
imbattuta in due tartarughe, che al mattino, quando arriva il
pescatore, solitamente ci sono anche loro. Dicono che nel bacino
del porto sono in sette; di così grandi, in mare non ne avevo
mai viste, ed é sempre una bella emozione.
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