...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Il marina difronte a piazza San Marco.

Mare
d'inverno
Laguna Veneta - Venezia.

Ambiente troppo caratteristico e spettacolare per essere trascurato.
Riparati dal mare ma i venti entrano con forza in laguna.
 

Gennaio 2008

Partiamo da Monfalcone, il vento insufficiente ci obbliga all'uso del motore.  Il sole è appena tiepido,Cristina. il vento relativo è frizzante siamo in compagnia di Andrea e Cristina che per la prima volta ammirano il golfo di Trieste.  Dopo alcune ore di navigazione scorgiamo il lungo canale segnalato da numerose Bricole che conduce a Grado. Grazie all'alta marea lo percorriamo agevolmente approdando all'Inglese sulla prima banchina disponibile; Subito Shila si tuffa come di consueto nonostante l'acqua fredda ma la nuotata è breve e ormai inpratichita risale agevolmente la verticale scaletta. Carla premurosa ha gia l'asciugamano in mano, Anche Shila è di vedetta.Shila tutta contenta si fa asciugare e massaggiare amorevolmente. La piazza del paese è poco distante, a piedi seguiamo il canale che entra tra le case, e fa da ormeggio a piccole barche di pescatori. Dopo un pò si giunge in centro paese ove il canale si allarga creando un ampio bacino interno contornato da un'ampia banchina ormeggio di piccole barche variopinte e di tutti i tipi che caratterizzano la piazza. Bar, negozi, la strada che segue la forma del porto, sostenuta dalle tipiche pietre quadrate che formano la banchina.  La pescheria è ancora aperta e ci ispira ad una pasta con i calamaretti e vino bianco...
Andrea.Percorriamo il canale che conduce ad Acquileia fino dove si allarga, diamo fondo in quattro metri d'acqua, abbiamo lo spazio per dare un lungo calumo; La corrente di marea va e viene; nei momenti di inversione dall'alta alla bassa e viceversa si evidenzia il movimento rispetto all'imbarcazione e alla catena, se poi si dovesse aggiungere vento è salutare che l'ancora abbia agguantato bene.
In laguna il tramonto è suggestivo il riscaldamento è già in funzione, fa capolino qualche libro in attesa dell'ora di cena.

Siamo in vista di Venezia, l'ampio ingresso ci accoglie, numerose bricole a dritta e a sinistra delimitano i numerosi canali. Numerosi vaporetti, qualche nave percorre il canale principale. Il San Marco.campanile di San Marco sempre più vicino, di fronte, sul lato opposto del Lungo i canali verso Chioggia. canale vi è la chiesa di San Giorgio; un lato del suo piazzale delimita l'ingresso al porto. Essere con la propria casetta in quel magnifico luogo è straordinario. Il giorno seguente Andrea e Cristina fanno visita ad una mostra; noi aspettiamo Jacopo e Silvia, passeranno a trovarci. Il giorno seguente prendiamo il canale che conduce a Chioggia; lungo il quale approdiamo alla terrazza di una trattoria e in attesa dell'ora di pranzo facciamo fare una bella sgambata a Shila. Questi luoghi Il Porto di San Giorgio, nello sfondo San Marco.percorsi venti anni prima in occasione dell'esame per la patente nautica. Ricordo: "eravamo un gruppo di amici neo patentati; A Venezia prendemmo una barca a nolo con skipper; Avevamo intenzione di veleggiare in mare. Uscendo dal lungo e ampio canale, vennero issate le vele, bordeggiando ci alternavamo al timone, quando è stato il turno di un noto nostro amico, (che non nomino per una richiesta da parte sua, quale promessa di non menzione da parte di noi tutti, del fatto)Chiesa di San Giorgio.  ritenuto anche il più bravo perchè al lago aveva un "becaccino", ci mise tutti tranquilli. Ad un certo punto, un ampio strappo al fiocco, seguito da un gran colpo sulle sartie, per una frazione di secondo, la barca divenne più inclinata e trattenuta. Subito vidi sfilare a poppa un grosso fanale galleggiante con tanto di pannello fotovoltaico".  Una crocetta dell'albero aveva ceduto e ci eravamo sganciati. Concludemmo allegramente quell'esperienza in trattoria mangiando pesce e rincuorando lo skipper." La trattoria era quella.
Proseguimmo per Chioggia. Dal marina si è subito in città e anche al mercato del pesce...  

 

 

CAPODANNO IN  LAGUNA

Nella quiete della Laguna di Grado solo la corrente di marea muove l'ambiente incantato 

 

  Amici in barca

Un raro evento avere ospiti, se poi sono amici di vecchia data e non hanno mai vissuto l'esperienza è ancora più entusiasmante. L'occasione è quella di capodanno; io e Carla avevamo garantito quiete e bel tempo, le basse temperature notturne non erano un problema, grazie al riscaldamento ad aria molto efficace. Questo mondo marinaro è anche fatto di piccole cose e vita semplice, all'ora basta poco per sentire gioie ed emozioni. Infatti è stata bella anche l'attesa di vederli apparire e poi eccoli sono arrivati. Due passi in paese a smaltire la fatica del viaggio e far sgambare Shila e Boby, poi il breve viaggio in barca nella laguna. Diamo ancora nel punto dove il canale è ampio in un silenzio assoluto. Un po di tempo a Mariarosa e Roberto per ambientarsi poi il tramonto prende l'iniziativa e ogni volta ci trova ammirati. Il calduccio in barca è invitante, chiudiamo il tendalino gia indurito dal freddo. Carla grande cuoca ha gia cucinato  il "cenone".  Stiamo bene e attendiamo mezzanotte giocando a carte. In lontananza i fuochi non spaventano nemmeno i cani ci sentiamo dei privilegiati, lontani dalla festa. L'alba è ancora magia, gli amici hanno dormito poco ma sono contenti; ricomincia la giornata di un nuovo anno 2008.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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