...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Dall'Elba alle Baleari
 

Rio Marina Isola d'Elba - Tolone Francia - Porto de Mahon Isola Minorca

Mar Tirreno Settentrionale - Mar di Corsica - - Costa Azzurra Ovest - Mar di Provenza - Mar di BaleariRotta

17 al 23 giugno 2013    

 

Il più antico degli uomini é Dio perché é ingenerato, il più bello é il mondo perché é opera di Dio, il più grande é lo spazio perché comprende tutte quante le cose, il più veloce é l'intelletto perché passa attraverso ogni cosa, il più forte é la necessità perché domina su tutte le cose, il più sapiente é il tempo perché rivela tutto.  (sentenze attribuite a Talete)

Anche Eolo é favorevole nulla osta alla partenza

Lunedì 17 Kitalpha é pronta e a mezzogiorno lasciamo il porto di Rio con destinazione Tolone. Dieci nodi da SE gonfiano le vele, poi all'ombra dell' isola qualche minuto a motore per uscire dalle sacche di calma di vento. Allontanati dall'Elba il vento si stabilizza sui 15kn e conferma le previsioni che dopo Capo Corso lo danno in rotazione a NE ideale per rimanere al largo della Costa Azzurra rendendo la navigazione meno impegnativa.  Dal diario di bordo:  in giro non si è visto mai nessuno. Il vento è sempre da NE come previsto. Una condizione ottima di questi tempi ove il meteo è stato instabile per tutto quest’anno. Infatti, quando stanotte il vento in rotazione a NE ha confermato le previsioni abbiamo messo la prua per 270° cioè verso Ovest, in direzione di Tolone. E’ quasi ora di cena e il vento e meno di 10 nodi ma al tramonto aumenterà. Stanotte, poco dopo aver doppiato Capo Corso il vento a 20kts è perdurato per tutta la notte. Il Mare di Corsica si mostra potente e qua il vento solleva onde considerevoli. Abbiamo tangonato il fiocco assumendo un'andatura a “farfalla” con vele ridotte. Giorno del 18. Stamattina il vento si è stabilizzato sui 15kts e il mare mosso si è moderato a fine mattinata.Il mare lo si guarda sempre volentieri, esso diventa un tutt’uno con noi stessi: se lui è inquieto lo siamo anche noi.  Delfini a prua…andiamo a vedere. Belli e giocherelloni, ci guardano girandosi  di schiena e poi contenti guizzano da tutte le parti. Poco dopo la canna da pesca segnala con dei movimenti la presa all'amo di un pesce. Un miscuglio di emozione dispiacere soddisfazione frenesia per recuperare il pesce. Per farla breve, avevamo pescato un pezzetto di nylon... ma va bene anche così. Nuovamente assistiamo al tramonto che su questa rotta si trova proprio in prua. Poi il crepuscolo che é il momento ove le stelle si accendono e il mare piano piano si confonde con la notte. Per gli appassionati di navigazione astronomica questo é il momento per prendere con il sestante, l'altezza delle stelle e degli astri, per poi ottenere il punto nave. L'ora crepuscolare si ha prima dell'alba e dopo il tramonto. Per me sono i momenti più emozionanti della giornata ove il giorno comincia e la notte finisce e viceversa. Essere alle manovre della barca in quel momento partecipo con la natura al miracolo che ogni giorno si ripete e che mi rimane più a lungo nella memoria. Per me questo é il momento nel quale mi sento contento nonostante eventuali difficoltà. Infatti la notte tra il giorno 18 e 19, prima di arrivare a Tolone, eravamo tre miglia a S delle isole d’Hyéres con un NE favorevole che ci ha accompagnato come previsto per tutta la notte. Ad un certo punto la barca ha cominciato a saltare come una macchina che percorre una strada piena di buche, in più ci metti il rollio e il beccheggio… Carla stanca del dormiveglia in pozzetto va a letto e io penso che potrei portarmi a N, passando tra l’isola du Port Cros e I. de Porquelleros dando fondo e riposare fino a mattino inoltrato. La Luna é da poco tramontata e la notte é nera come la pece e per maggior sicurezza prevedo di  attivare il radar, poi fai attenzione a dare ancora nei bassi fondali, con vento… Decido per il meglio: prendo un buon caffè e vado “alla via così”.che sono distante da rischi. Doppiato Cap d’Armes  si fa giorno e l’alba mi vede a disarmare il tangone in quanto grazie alla nuova rotta che mi porterà ad attraversare la grande rada di Tolone, basterà la sola randa. Appena finito di mettere in chiaro il ponte e spente le luci di via, il vento rinfresca, prima 25 poi 30 kn sempre da NE.Ora crepuscolare, sopravento l’isola Porquerolles. La mia rotta era protetta prima dall’isola Porquerolles e dopo il tratto scoperto della La Jaune-Garde avevo la P. du Niel come ridosso prima dell’attraversamento della Grand Rada. Cambio rotta e punto al canale profondo che attraversa l'attraversa ma devo ritirare la randa…vado timidamente al vento con poco motore metto  quel metro di fiocco che anch'esso tiene la barca quasi traversata, mentre lasco il boma, posso avvolgere in qualche modo la randa. Proseguiamo con poco fiocco a 6-7 kn dando precedenza per entrare, ad un traghetto e ad un portacontainer. Il timoniere della pilotina che accompagna uno dei piloti del porto a salire a bordo  per eseguire la manovra di attracco in porto, mi indica di seguire la scia dell'ultimo cargo, entrando prima che comincino ad uscire altre due navi. Ecco oltre a questo ricorderò quando mi trovavo in coperta a ritirare il tangone, mollando le ritenute, azionando l'amantiglio dello stesso e vedevo sulla dritta i contorni scuri delle isole d'Hyéres, mentre durante il crepuscolo, faceva capolino con il sole, l'alba, in un cielo terso dall'aria tiepida.

Tolone città marinara e seconda base navale della Marina militare francese dopo Brest.

sullo sfondo alle nostre spalle KitalphaIl pregio principale di questa città é il suo accesso dal largo . La Grande Rade é di fatto un ingresso formidabile, tuttavia man mano che ci si avvicina alla Petite Rade e alla città, il mare assume quei colori che rivelano tracce di carburanti in superficie e il paesaggio circostante non é un gran che. Sono stato contento di vedere tante navi militari, portaerei compresa.
Mercoledì e Giovedì rimaniamo a Tolone, in attesa di venti favorevoli riposiamo e facciamo cambusa. Un mercato giornaliero lungo il viale adiacente la darsena offre di tutto. La città ha una autentica devozione al mare e a tutto quello che vi gira attorno, un aspetto che manca alle altre città più belle della costa. E' la città giusta per fare qualsiasi lavoro alla barca.
 

Venerdì 21.06 h 17.30

Il mare è quieto, Carla canticchia qualcosa siamo tranquilli e ben riparati dal vento e dal sole nel pozzetto centrale di Kitalpha. Partiti stamattinaTolone all'alba da Tolone alle ore 5.30 la città era addormentata mentre arrivavano i primi traghetti d’alto mare ai quali abbiamo dato precedenza all’uscita dal porto. Oltrepassate le “mede”  di via, spento il motore e chiusa la presa a mare, diamo vele ridotte ad un venticello fresco da WNW che di “Bolina larga“ permette 6kn di velocità per tutta la mattina. Vento in rotazione è girato ad W diminuendo di intensità ma così anche il mare è diventato piacevole da navigare. Più che fare rotta direttamente sull’isola di Minorca, abbiamo puntato a S per 190° tanto da prendere la maggior distanza dal Golfo del Leone ove per stanotte è previsto un “Mistralino” di 20- 25 kn con raffiche da “Tormentina”. Quando arriverà potremo far rotta verso la nostra destinazione dove si prevede sia di forza più moderato. Abbiamo percorso 60M. e per stanotte quando arriva ne avremo fatte più di 100 e saremmo a metà strada. In mare aperto ti senti molto più sicuro perché lontano dai pericoli della costa. Questo mi affranca molto anche perché abbiamo la barca che ben sostiene il mare duro, le previsioni meteo prese da siti che in questi anni ho ben collaudato e che nei due tre giorni tendono a sbagliare meno e non ultima l’abitudine a stare in mare, questa ti fa essere più sicuro. Comunque massimo rispetto....

Sabato 22.6 h12.00

E' tempo di armare la TormentinaSiamo a 60M a NE di Minorca. Ieri abbiamo fatto una buona navigazione, anche nel pomeriggio il mare era calmo ed il vento fresco. Contenti di ammirare questa natura sconfinata, dedicandoci anche a qualche buona lettura o mettere a segno le vele. Verso le 21.00 è arrivato il NW. Potente. Avevamo appena ridotto le vele per la notte. Ben presto arrivano anche le onde di un mare gonfio e aggressivo. Onde isolate si scagliavano in avanti a gran velocità. Per mantenere la rotta avremmo dovuto prenderle al traverso, al ché il rollio diveniva forte, così quando le raffiche erano a 30 – 35 kn poggiavamo verso S. Se fosse ancora aumentato dovevamo darci alla fuga nel senso di andar col mare verso la Sardegna… o mettersi alla cappa, ma con quel mare, il rollio e beccheggio si sarebbe fatto sentire ancor di più. L’eolico ha prodotto energia per tutta la settimana... e a un certo punto l’ho spento a causa del forte sibilo provocato dal vento, dando l’impressione di aver a che fare con un uragano. La luna quasi piena illuminava a giorno l’ambiente minaccioso. Finalmente l’alba. Il vento e il mare cedono qualche nodo. Approfitto per armare la tormentina,  ridurre la randa.e ritirare il fiocco, in gran parte avvolto con un centro di pressione troppo alto tanto Un'altro tramonto poi ariviamo al portoda creare troppo sbandamento e scarsa efficacia.  Terminata l’operazione la barca è pronta a diversi armi velici in tempi rapidi. Cala e gira  il vento ma rimane il mare mosso…. e noi ricominciamo da capo. 
Durante la notte cala il vento, siamo a 32M da Minorca. Non é un luogo adatto ad aspettare il vento senza avere previsioni meteo aggiornate.... Diamo motore e in sei ore alla notte del 23 siamo all'ingresso del canale che  conduce al porto di Mahon che "albeza". (é l'alba) Due giorni dopo Maestrale  sul Mar di Corsica...

 

 

IMMAGINI CORRELATE

Falso allarme, non era un pesce ma va bene anche così. in lontananza la Corsica doppiata durante la notte.  
     
  Armo del tangone
     
 
     
  Guardando il mare il mare guardo dentro me stesso
     
Delfini a prua  
     
 
     
Seconda notte prima di arrivare a Tolone  
     
Il mercato giornaliero di Tolone   si riparte da Tolone
     
Di buon mattino nella Grande Rade di Tolone, c'è chi entra e chi esce  
     
tentativo di pesca alla traina   A vela ridotta armo la Tormentina
     
 
     
Tormentina   Finalmente il sole
     
Mare al "Giardinetto"   Fra poco inizia il "Crepuscolo"
     
Calma di vento, dovremmo dare motore  

Si fa sera

 

 

 

 

 

 

 

 

Isola di Minorca

Porto Mahon a Punta de San Carlos
23 giugno 2013

 

E' proprio degli uomini intelligenti essere previdenti prima che le difficoltà si presentino, affinché non si presentino; ed é dei coraggiosi - una volta che le difficoltà si presentano - affrontarle bene sentenza di Pittaco
Attracchiamo nel primo spazio utile che troviamo e ci informiamo su cosa si può fare senza dover andare al marina ma non vi sono altre alternative.. Anche all'ancora non si può stare più di tre giorni... In Italia un conoscente ci aveva suggerito questo posto proprio perché ideale per stare alla fonda in massima sicurezza e senza troppo affollamento durante la stagione estiva ma forse si riferiva a qualche hanno fa. Intorno all'isola vi sono tante altre possibilità, in luoghi non così protetti da tutti i venti ma utilizzabili in determinate condizioni meteo.
La cittadina di Mahon é situata a una cinquantina di metri dal livello del mare e merita una visita per il suo panorama. Interessante la chiesa di Santa Maria e il Museo. Vi sono dei piccoli ristoranti dove si spende poco e si mangia il pesce fresco... Erano anni che non mangiavo al ristorante una frittura di pesce così buona, fresca e leggera... Le cozze sono deliziose. Al supermercato si spende la metà che da noi e anche il carburante é meno caro. Questo é il luogo più "in" dell'isola con l'aeroporto vicino, lo scalo marittimo per i traghetti ma penso che in giro vi siano altri marina meno cari e con meno restrizioni. Andremo a vedere e riferiremo. I cinque giorni successivi abbiamo ormeggiato ad un pontone nei pressi dell'Isola Rey che sta in centro al canale. Si paga meno... In queste giornate di vento forte stare all'ancora mette tensione, poco o tanto sei sempre all'erta.
A differenza di quello che certi  potrebbero pensare, questo modo di vivere porta a conoscere tantissime persone. Al riguardo non ho scritto praticamente niente ma é uno dei aspetti più interessanti in questi cinque anni di questa bella esperienza e, vorrò cominciare a scriverne. Per esempio sul pontone: attraccati al pontone eravamo in cinque. Gianfranco da Roma, una coppia di tedeschi con la bambina, Valerio da Mahon e Giorgio argentino.      

 

 

IMMAGINI CORRELATE

 
     
 
     
 
     
  Ormeggiati al pontone dell'isola Rey
     
Alza bandiera di cortesia   Ormeggiati al pontone all'isola Rey
     

Isola Pinto

 
   KItalpha  in cantiere a Rio

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