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Saliti per la via normale fino a quota 3800m la vetta é
vicina...
Il fungo di roccia si
presenta all'improvviso svettando a fianco della parete
nord. La
salita é finita. Il
vuoto, nell'ombra
nera della Nordwand ha qualche nube, un caldo raggio di sole
rischiara la nostra "via", il serio gioco del volo, ci prende é il momento di
andare avanti, verso nuove emozioni.

Si arriva al punto di lancio, dalla via
normale. A 150m sotto la vetta, sulla cresta NW, una corda fissa facilita
l'accesso al "fungo di roccia".
Sport dell'aria |
Per
me é o doveva essere l'ultimo lancio di BASE Jump. Un modo per chiudere in
bellezza questa
attività: era impossibile tralasciare il salto dalla parete nord dellEiger,
troppo bella e storicamente conosciuta, da tutti gli alpinisti del
mondo. Era anche l'occasione, per capire definitivamente se il mio generale calo
di entusiasmi era determinato da: mancanza di scenari appetibili, depressioni
striscianti, o semplicemente un naturale evolversi delle stagioni della
vita.
Forse era proprio questo, si perchè qualche anno fa avrei vissuto questa
esperienza con maggiore emozionalità. E' ben vero che arrampicare senza timori,
"carucolarsi" sul fungo sospesi a 2000m. dalla base parete e sentirsi come
a due
metri da terra, aspettare tranquillamente seduti sul bordo del baratro il
dissolversi della nebbia, godendosi in reverenziale silenzio i brevi
scorci che la nube densa, quasi incollata alla parete, fa a momenti
intravedere. Senza dubbio é un bel modo di vivere le cose, cioè senza patemi
d'animo
senza ansie, molto apprezzabile, mah...secondo me, il Base Jump va vissuto più
intensamente, con più entusiasmo, se non altro per mantenere alto lo stato di
allerta.
Amiro con rispetto questa impressionante parete, sono al cospetto dei mitici
passaggi, come la traversata "Hinterstoisser", il "Ragno bianco", penso
alle memorabili imprese vissute da alpinisti valorosi.
I salvataggi sull'Eiger furono un magnifico esempio di quel che si può fare col
coraggio, l'entusiasmo e la volontà. Naturalmente fu anche un trionfo della
tecnica e dell'umana solidarietà.
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