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Bepi Hoffer
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Nord Adriatico |
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di Bepi Hoffer |
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Si affaccia sul bel
golfo del Quarnaro la parte costiera meno conosciuta della penisola
croata |
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Al riparo
nella valle "dei Tonni" |
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La valle dei Tonni, è lo sprofondamento
del letto del fiume Arsa avvenuto millenni or sono. Il paesaggio
nonostante la macchia mediterranea che ne ricopre in parte le sponde
ricorda i fiordi del nord, per per le sue alte rive spesso brulle e per
i monti che si alzano sul lato orientale. Appena entrati nel canale, ci
accoglie l'aria tiepida e calma odorante di flora mediterranea. Ovunque
domina un grande silenzio, interrotto saltuariamente dai rumori di una
cava che al nostro passaggio serale, la trova in fuori orario.
Il primo ancoraggio interessante lo scorgiamo sulla "dritta". L'osservo
sulla carta e al binocolo, è la Valle dei Tonni, una baia decisamente ridossata da tutti i venti. C'è un molo nella parte settentrionale, con
quattro metri di profondità, al quale si può accostare. A sud c'è un
campeggio poco frequentato anche li c'è un molo in pietra con due metri
di profondità. Dare fondo non è semplicissimo a causa delle profondità
rilevanti (12 - 15 m)eccetto che nell'ansa nord.
Risalendo
il canale(anche grazie a Francesco che, vigila sulla carta nautica) troviamo a ovest la Valle Blaz, antico porto romano ora
completamente
disabitato, sulle rive dei ruderi di un antico mulino. La baia è orlata
da una lunga spiaggia di ghiaia e ci sono delle sorgenti di acqua dolce
tant' è che ancora pochi anni or sono le donne di Traghetto venivano fin
qui in barca per lavare le coperte alla fine dell'inverno. Sull'altra
sponda a nord est di valle Blaz c'è l'unico abitato del canale:
Traghetto. C'è un lungo molo di pietra dove sta attraccata una grande
barca in legno. Ci accostiamo gettando le cime all'armatore che,
gentilmente ci aiuta nella manovra e, ci fa passare sulla sua per
scendere a terra.
Il
luogo è quieto ed appartato. Ci sono un negozio di alimentari (che Mario
conosce bene) e una
"gastionica" (trattoria) dove, seduti tutti insieme a uno dei grandi
tavoli sotto un grande ciliegio, mangiamo di gusto, chi le milanesi chi
il pesce fresco, recuperando ritmi e, dolcezze perdute. Più a nord ci
sono i moli del porto carbonifero e una cava di epoca romana. |
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Si salpa da
Pola, lasciando a terra lo stress del viaggio. Appena "mollate"
le cime solo la nostra esultanza e il rumore del motore
rompe il silenzio. Con la velocità, aumenta l'aria fresca.
Un'ora dopo la partenza diamo fondo all'ancora nella baia di
Veruda. I ragazzi potranno riposarsi nel silenzio, l'acqua, le
cicale.
La luna errante saliva nel cielo
e mai, in nessun punto, riposava. Saliva dolcemente e aveva
accanto solo qualche stella. La sua luce irrideva il mare afoso,
come brina d'aprile si spargeva;
Osservavo oltre l'ombra della nave i serpenti marini; muovendosi
lasciavano una scia bianca e splendente, e se si sollevavano
cadeva in fiocchi candidi quella magica luce.
- Coleridge -
Il giorno
seguente salpiamo diretti verso la valle dei Tonni. Ci aspetta
una giornata di buon vento, inizia così il grande gioco della
vela.
LE REGOLE D'ORO PER VINCERE LO
STRESS DA NAVIGAZIONE
COSA PORTARE IN BARCA
- ETICHETTA NAVALE (codice di cortesia)
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